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Albo dei gestori della crisi di impresa: partita la presentazione delle domande

Dal 5 gennaio 2023 i soggetti interessati possono inserire, attraverso l’apposito portale, le domande di iscrizione all’Albo dei gestori della crisi di impresa che sarà consultabile a partire dal 1° aprile 2023 (Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nota 5 gennaio 2023, n. 3; Ministero della giustizia, nota 4 gennaio 2023, n. 45).

La notizia è stata data ai propri iscritti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili con la nota in commento che reca in allegato anche la relativa comunicazione del Ministero della giustizia del 4 gennaio 2023, unitamente al provvedimento di adozione delle specifiche tecniche dell’Albo.

 

Si ricorda che l’Albo in questione riguarda i soggetti, costituiti anche in forma associata o societaria, destinati a svolgere, su incarico del tribunale, le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore nelle procedure previste nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Gli stessi possono essere avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro, studi professionali associati e società tra professionisti, o altri soggetti che hanno svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società di capitali o società cooperative. 

 

A partire dal 5 gennaio 2023, dunque, i soggetti interessati all’iscrizione all’Albo hanno potuto iniziare a inserire le domande sul portale, raggiungibile tramite selezione di apposita scheda “Albo dei gestori della crisi di impresa” presente nell’area “Servizi” nella pagina del sito istituzionale del Ministero della giustizia. 

 Per il funzionamento dell’Albo è stato sviluppato un applicativo che consente l’accesso e la gestione dell’Albo in modalità telematica e tiene conto dei requisiti richiesti a ciascuna delle tipologie di soggetti interessati all’iscrizione.

 

E’ previsto un periodo iniziale per il primo popolamento dell’Albo, al fine di offrire ai tribunali un Albo che garantisca la presenza di una pluralità di soggetti incaricabili e la concreta possibilità di applicare il principio di rotazione degli incarichi e, al contempo, per assicurare la par condicio quanto ai tempi di iscrizione all’Albo. Pertanto, fino al 31 marzo 2023, in funzione della creazione di un primo elenco di soggetti incaricabili nelle procedure indicate, si svolgerà la fase di presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati all’iscrizione e di valutazione delle stesse a opera dell’ufficio competente.

 

A partire dal 1° aprile 2023 l’Albo sarà accessibile in consultazione al pubblico e ai magistrati, nei limiti e con le modalità previste dall’articolo 3 del D.M. n. 75/2022 e nei termini di cui all’articolo 5, comma secondo, del decreto ministeriale. Nelle more, quindi, l’assegnazione degli incarichi da parte dell’Autorità Giudiziaria proseguirà in conformità alle prassi attualmente vigenti.

 

A decorrere dalla suddetta data di accesso per la consultazione, l’Albo sarà costantemente aggiornato

Il Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi anche non titolari di partita IVA

Il decreto interministeriale che estende l’indennità una tantum è stato registrato dalla Corte dei Conti (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 10 gennaio 2023).

L’indennità una tantum di importo pari a 200 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022), spetta ora anche a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA. Lo stabilisce il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre scorso dal Ministro del lavoro e delle politiche Sociali, Marina Calderone e dal Ministro delle finanze, Giancarlo Giorgetti, registrato dalla Corte dei Conti.

Viene modificata in questo modo l’originaria previsione attuativa del D.M. 19 agosto 2022, pubblicato sulla G.U. n. 224 del 24 settembre, con cui si indicavano come beneficiari esclusivamente i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita IVA.

La misura aveva come obiettivo il contrasto al caro vita dovuto all’aumento dei costi dell’energia e all’aggravarsi della situazione internazionale. Disposta dal decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 prevedeva l’istituzione di un Fondo, ulteriormente finanziato con decreto legge 9 agosto 2022 n. 115, convertito con modificazioni dalla L. n. 142/2022. Successivamente il beneficio è stato ulteriormente incrementato di altri 150 euro sempre per le medesime categorie, per i redditi più bassi.

L’ampliamento previsto dal nuovo decreto interessa una platea potenziale di ulteriori 30.000 lavoratori autonomi e circa 50.000 professionisti, tra cui circa 30.000 specializzandi in medicina e chirurgia.

Fondo EBM Salute: procedura di attivazione della polizza sanitaria per i familiari fiscalmente a carico

Per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023 è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare

Il Fondo EBM Salute rende noto alle lavoratrici ed i lavoratori titolari di polizza che, per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023, è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare, esclusivamente ed unicamente per i familiari per i quali sussistono i requisiti. A tal fine sono considerati fiscalmente a carico i seguenti familiari conviventi:
– il/la coniuge con riferimento anche alle unioni civili di cui alla L. 76/2016 (Art.1, co. 1-34) non legalmente ed effettivamente separato/a;
– il/la convivente di fatto, di cui alla L. 76/2016 (Art. 1, co. 36-65);
– i figli (compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati).
All’accesso all’Area Riservata EBM Salute verrà mostrato un messaggio riportante le modalità per l’attivazione della polizza. Contestualmente all’attivazione, il titolare dovrà dare formale conferma che per il familiare permangano i requisiti per essere considerato fiscalmente a carico. Dopo aver eseguito la procedura di attivazione della polizza 2023, la copertura del familiare sarà effettiva dopo 2 giorni lavorativi.
Il Fondo informa altresì che avvierà ulteriori accertamenti circa l’effettiva sussistenza dei requisiti sopra indicati, con la richiesta di prove documentali ad attestazione di quanto dichiarato dal titolare per i familiari fiscalmente a carico che si avvalgono dell’estensione gratuita della polizza sanitaria.
Per quanto riguarda, invece, l’attivazione a pagamento della polizza 2023 per i familiari non fiscalmente a carico verranno comunicate a breve le modalità di adesione. 
Si ricorda che anche per l’anno 2023 è stato deliberato il rinnovo della polizza sanitaria con la compagnia assicuratrice UniSalute

 

CCNL Agenzie Immobiliari: previsti aumenti sui minimi retributivi

A decorrere dal 1°febbraio 2023 entreranno in vigore i nuovi minimi 

Con il CCNL siglato il 7 giugno 2021 Fiaip e Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Ultucs hanno stabilito i nuovi incrementi retributivi con decorrenza 1° febbraio 2023 per i dipendenti da agenti immobiliari professionali, mandatari a titolo oneroso e mediatori creditizi.

Livello Minimo
Q 2.455,36
1 2.266,20
2 2.032,74
3 1.815,44
4 1.642,68
5 1.535,92
6 1.433,79

 

Prezzo dei carburanti: in arrivo il decreto sulla trasparenza

Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi (Presidenza del Consiglio dei ministri, comunicato 10 gennaio 2023, n. 15).

Il decreto in oggetto è stato approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle imprese e del made in Italy, nella seduta del 10 gennaio 2023.

 

In riferimento ai buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti nel periodo gennaio-marzo 2023, si precisa che il valore degli stessi non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente, nel limite di 200 euro per lavoratore.

 

E’ introdotto l’obbligo per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare quotidianamente il prezzo di vendita praticato. Il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato. 

 

Previsto il rafforzamento delle sanzioni amministrative laddove si verifichi la violazione, da parte degli esercenti, dei predetti obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi e, in caso di recidiva, si può arrivare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da 7 a 90 giorni.

 

Si intensificano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza.

 

Viene disposta l’istituzione di una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.

Legge di bilancio 2023, l’incentivo alla prosecuzione del lavoro

Il testo prevede un vantaggio retributivo per il lavoratore dipendente che entro la fine del 2023 abbia raggiunto i requisiti per “Quota 103” rimanendo al lavoro (Legge n. 197/2022, articolo 1, commi 286 e 287).

Oltre che le misure sulla pensione anticipata, sinteticamente riassumibili nella formula di “Quota 103“, la Legge di bilancio 2023 prevede anche un incentivo per la prosecuzione del lavoro per chi entro il 31 dicembre 2023 abbia abbia raggiunto o raggiunga i requisiti per il trattamento in questione. 

In pratica, il dipendente che intenda proseguire con l’attività lavorativa potrà richiedere al datore di lavoro il versamento in proprio favore dell’importo corrispondente alla quota a carico del medesimo dipendente di contribuzione alla gestione pensionistica, con conseguente esclusione del versamento della quota contributiva e del relativo accredito.

In  conseguenza dell’esercizio di questa facoltà da parte del lavoratore viene meno ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro relativo all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, a  decorrere  dalla prima scadenza utile per il pensionamento prevista  dalla  normativa vigente  e  successiva  alla  data  dell’esercizio della facoltà. Con la medesima decorrenza, la somma  corrispondente  alla quota di contribuzione a carico  del  lavoratore  che  il  datore  di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente  previdenziale, è invece corrisposta interamente al lavoratore. 

Si demanda, infine, a un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro 30 giorni dal 1° gennaio 2023, la definizione delle modalità attuative della norma.

CCNL Acconciatura ed Estetica: a febbraio la seconda tranche di aumenti contrattuali

Per il personale dipendente dalle imprese di Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere dal 1° febbraio 2023 entreranno in vigore i nuovi minimi retributivi

Con il verbale di accordo siglato il 14 ottobre 2022 Confartigianato Benessere acconciatori, Confartigianato Benessere estetica, Cna Unione benessere e sanità, Casartigiani, Claai e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, hanno stabilito i nuovi incrementi retributivi per il personale dipendente dalle imprese di Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere, con decorrenza 1° febbraio 2023.

Livello Minimo
1 1.511,46 euro 
2 1.380,74 euro 
3 1.309,00 euro
4 1.234,19 euro

 

Fondo Fasdac: anticipazione della manovra “espansiva” a partire dal 1° gennaio 2023

Nuovi provvedimenti in ambito odontoiatrico ed in materia di prevenzione oncologica della cute e per la prevenzione delle malattie respiratorie, aumento della tariffa giornaliera per i ricoveri sanitari

Il FASDAC “Mario Besusso”, il Fondo di Assistenza Sanitaria per i dirigenti delle aziende commerciali, di trasporto e spedizione, dei magazzini generali, degli alberghi e delle agenzie marittime prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2023, cinque ambiti di intervento per un impatto netto annuo di oltre 5 milioni di euro per adeguare sempre di più la propria offerta al bisogno di salute degli iscritti.
Provvedimenti in ambito odontoiatrico 
La misura di maggior impatto è l’aumento della compartecipazione a carico del Fasdac nella forma diretta che passa all’80%, conseguentemente la quota a carico degli iscritti scende dal 30 al 20%.
Per quanto riguarda la forma indiretta, invece, sono previste delle tariffe di rimborso più alte, a fronte di un mercato più costoso.
E’ stato inoltre, previsto l’ampliamento all’intera branca della parodontologia che, fino ad ora, era limitata ad un numero ridotto di prestazioni per lo più fruibili nella sola forma diretta.
E’ stata, infine, attribuita la possibilità di effettuare l’igiene orale (ablazione del tartaro) oltre che in convenzione, anche nella forma indiretta, sempre nel limite di due volte l’anno tra le due forme di rimborso.
Provvedimenti in ambito prevenzione 
A partire dal mese di marzo 2023 se ne introducono ulteriori 2 dedicati alla prevenzione oncologica della cute ed alla prevenzione delle malattie respiratorie.
Viene inoltre inserito nel modulo della prevenzione di base un ulteriore esame di laboratorio: la creatininemia.

Provvedimenti in ambito ricoveri sanitari a rilevanza sociale
Sono state riviste le tariffe giornaliere di rimborso portando quelle per la “lungodegenza” da 40 a 60 euro, quelle per i ricoveri “particolari” da 80 a 100 euro e quelle per i ricoveri “riabilitativi” da 180 a 200 euro.
Nella forma indiretta è ora previsto un contributo giornaliero di 30 euro senza limitazioni di giornate annue.

Plastic tax e sugar tax: postecipato il termine di decorrenza

La Legge di bilancio 2023 fa slittare in avanti i termini di decorrenza dell’efficacia delle imposte sul consumo di manufatti in plastica e di bevande analcoliche edulcorate (Legge n. 197/2022, articolo 1, comma 64).

La Legge n. 160/2019 (Legge di bilancio 2020) ha istituito e disciplinato l’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI) nonchè l’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate (cosiddette plastic tax e sugar tax).

 

In particolare, la plastic tax riguarda i manufatti in plastica che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari, ad esclusione dei manufatti compostabili, dei dispositivi medici e dei MACSI adibiti a contenere e proteggere medicinali.

 

Viene riconosciuto un credito di imposta alle imprese attive nel settore delle materie plastiche, produttrici di MACSI, nella misura del 10% delle spese da esse sostenute, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti compostabili.

 

La sugar tax è stata invece istituita dall’articolo 1, commi 661-676 della citata Legge di bilancio 2020, nella forma di un’imposta che colpisce il consumo di bevande analcoliche dolcificate nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.

 

Per entrambe le misure, il termine di decorrenza dell’efficacia era stato inizialmente fissato a partire dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di pubblicazione dei rispettivi provvedimenti attuativi e poi più volte modificato, arrivando, da ultimo, ad essere indicato nella data del 1° gennaio 2023.

 

La Legge di bilancio 2023 impatta sulle imposte di cui sopra differendone nuovamente il termine di decorrenza dell’efficacia che, infatti, viene postecipato al 1° gennaio 2024

CCNL Trasporto a fune: sottoscritto verbale integrativo

Anef e Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Savt, hanno corretto il refuso presente nell’art. 48 “Welfare integrativo” del CCNL 

In data 22 dicembre 2022 Anef e Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Savt, hanno sottoscritto un verbale integrativo per gli addetti degli impianti di trasporto a fune, dopo aver preso atto di un refuso nel testo del CCNL 15 settembre 2022, all’art. 48 “Welfare Integrativo”, concordando quanto segue: 
“- All’art. 48 – Welfare Integrativo – viene confermato il contenuto della lettera c Misure di Welfare a supporto dei lavoratori e delle loro famiglie, come formulato in occasione del precedente rinnovo di giugno 2019.
– All’art. 48 – Welfare Integrativo – lettera c, viene aggiunto un secondo comma inerente alle ulteriori previsioni concordate nel corso della trattativa per il rinnovo 2022 e contenute nell’Appendice – Ipotesi di accordo nazionale di rinnovo, sottoscritta a Milano il 19 luglio 2022. 
Alla luce di quanto sopra, il secondo comma della lettera C dell’art. 48 testualmente recita: 

2. Con il rinnovo 2022 del CCNL viene introdotto un aumento pari a 100,00 euro annui del valore degli strumenti di welfare erogati a favore di ogni lavoratore, secondo le decorrenze specificate nell’Appendice al presente CCNL. Tale aumento andrà ad aggiungersi ai valori già previsti al comma precedente. Le erogazioni dovranno essere riproporzionate per i lavoratori stagionali o a tempo determinato in base ai mesi di effettiva durata del contratto di lavoro degli stessi in ogni anno solare di riferimento. Le modalità di erogazione delle prestazioni di welfare saranno definite a livello aziendale in base a quanto previsto al comma 1’.
Con la sottoscrizione del presente verbale le parti stabiliscono l’immediata integrazione del testo unico del CCNL diffuso dopo la sottoscrizione del 15 settembre 2022 e si impegnano a dare immediata informazione ai rispettivi iscritti e ad eventuali parti terze interessate”.